Lo sviluppo sostenibile
Cos'è lo sviluppo sostenibile
Lo sviluppo sostenibile è un modello di sviluppo economico che tutela il diritto delle future generazione di fruire dell'ambiente e delle risorse ambientali di oggi.
Al centro del concetto c'è l'equità intergenerazionale.
Da questa semplice definizione di sviluppo sostenibile si può comprendere tutto il resto.
Per consegnare le risorse ambientali alle prossime generazione, è necessario tutelare l'ambiente, ridurre lo sfruttamento delle risorse, non inquinare, e così via.
L'ambiente non viene preservato per motivazioni etiche bensì per ragioni economiche.
Se il sistema economico rispetta l'ambiente, può produrre merci e servizi per un periodo maggiore di tempo.
Non a caso "sostenibile" vuole dire "andare avanti"
Cosa non è lo sviluppo sostenibile. Lo sviluppo sostenibile viene spesso confuso con altri concetti come il conservazionismo, l'ecologismo, la decrescita ... In realtà è un errore. Il significato e gli obiettivi sono diversi.
In cosa consiste lo sviluppo sostenibile
Nel modello di sviluppo sostenibile il mondo è considerato un sistema chiuso.
Di ogni risorsa c'è una precisa quantità disponibile ( riserva ) da utilizzare con razionalità e attenzione.
Una volta esaurita una risorsa naturale, non c'è modo di tornare indietro.
L'esaurimento delle risorse naturali conduce il sistema economico verso una crisi produttiva.
Per scongiurare questo rischio le politiche economiche sostenibili si basano su due strumenti:
- le risorse rinnovabili. Le risorse rinnovabili non si esauriscono con l'utilizzo. Il problema viene così risolto a monte,
Esempio. L'energia elettrica può essere ottenuta sia dal petrolio che dall'energia solare. Il petrolio è una fonte esauribile e inquinante. L'energia solare, invece, non si consuma con l'utilizzo ed è una fonte energetica pulita.
- il riciclaggio. Le materie prime impiegate per produrre le merci dovrebbero essere recuperate alla fine del ciclo di vita, per essere riutilizzate in un nuovo ciclo produttivo. In questo modo il sistema economico può compiere più cicli produttivi.
- la tutela ambientale. L'inquinamento riduce la capacità dell'ambiente di fornire materie prime e assorbire i rifiuti. E' quindi interesse dell'uomo salvaguardare l'ambiente dallo sfruttamento eccessivo e dall'inquinamento.
Quando nacque lo sviluppo sostenibile
Fino agli anni '60 l'uomo era convinto di poter produrre qualsiasi cosa. Non c'erano vincoli o limiti. La crescita e la produzione erano considerate infinite.
Aveva una fiducia spropositata nei confronti della tecnologia.
Questa visione positiva e ottimistica entrò rapidamente in crisi quando si verificarono i primi casi di esaurimento e di scarsità delle risorse naturali.
Esempio. Negli anni '70 si registrarono molti rincari del prezzo del greggio ( shock petroliferi ). Lo stesso fenomeno si verificava anche su diverse risorse minerarie e materie prime. Il mondo scoprì d'essere eccessivamente dipendente dalle risorse esauribili.
Nel 1972 il Club di Roma pubblicò il rapporto The Limits to Growth in cui descrisse un possibile scenario futuro in cui le risorse energetiche sono esaurite.
Fu uno dei momenti più importanti in cui il mondo accademico accettò l'esistenza dei limiti dello sviluppo.
In questi anni furono rivalutate le tesi ottocentesche di Malthus, secondo cui la crescita demografica della popolazione è destinata a una crisi di lungo periodo, perché le terre coltivabili sono limitate.
Il pessimismo malthusiano riusciva a spiegare meglio la realtà osservata.
Negli anni '80 divennero evidenti anche i problemi ambientali causati dalla produzione anche su scala globale.
Ad esempio, l'inquinamento transnazionale, l'effetto serra, il buco nell'ozono.
In questo contesto, la comunità scientifica dovette cercare un altro modello di sviluppo, in grado di coniugare il business con i limiti naturali.
Fu così che nacque il concetto di sviluppo sostenibile.
Il termine sustainable development venne utilizzato per la prima volta nel rapporto "Our Common Future" nella commissione Brundtland ( 1987 ).
La commissione propose un modello di sviluppo compatibile con i limiti imposti dalla natura.
Da allora si è scritto molto sul concetto di sviluppo sostenibile.
Purtroppo ... con pochi risvolti pratici.
Quali sono gli obiettivi dello sviluppo sostenibile
Spesso lo sviluppo sostenibile è associato alla regola delle tre 3E.
La politica economica sostenibile dovrebbe soddisfare tre obiettivi.
- Equity. L'equità sociale consiste nel date gli stessi diritti della generazione corrente alle generazioni future di persone.
- Environment. L'ambiente va tutelato perché fornisce le risorse naturali all'uomo, assorbe una parte dei rifiuti e fornisce le condizioni fondamentali per la vita sulla Terra.
- Economics. Anche lo sviluppo sostenibile punta alla crescita economica. E' uno degli obiettivi da massimizzare, insieme agli altri.
Nota. La decrescita e lo sviluppo sostenibile sono due concetti. La decrescita punta al rallentamento dei ritmi produttivi. Lo sviluppo sostenibile, invece, massimizza la crescita economica tenendo conto dei vincoli della sostenibilità ambientale.
La critica allo sviluppo sostenibile
Secondo il secondo principio della termodinamica la trasformazione in calore è irreversibile.
Nel tempo un sistema chiuso tende a raggiungere una situazione di massima entropia, in cui l'energia disponibile è nulla.
Si tratta di un processo irreversibile.
Pertanto, le stesse politiche sostenibili sono sottoposte al concetto scientifico del limite.
Anche se l'orizzonte temporale è molto più lungo.
Esempio. Il riciclaggio al 100% dei materiali è impossibile perché una parte di questi viene polverizzata durante la lavorazione e si disperde nell'ambiente. La stessa energia solare è destinata a finire fra 4-5 miliardi di anni, quando il Sole concluderà il suo ciclo vitale. E così via.