Il moltiplicatore del reddito
Il moltiplicatore del reddito descrive come un cambiamento in una componente autonoma (A) della domanda globale può portare a un aumento del reddito (Y) che è più che proporzionale. $$ \Delta Y = \frac{1}{1-c} \Delta A $$ Dove 'c' è la propensione al consumo.
E' un elemento fondamentale nel campo della macroeconomia, e trova le sue radici nella teoria keynesiana.
Ad esempio, quando c'è un aumento nella domanda autonoma, che può essere dovuto a fattori come un aumento del consumo autonomo (C), degli investimenti (I) o della spesa pubblica (G), la domanda aggregata cresce di conseguenza.
$$ ΔA = ΔC + ΔI + ΔG $$
Questo sposta la linea della domanda aggregata (AD) verso l'alto, portando l'economia da un punto di equilibrio iniziale E1 a una situazione di disequilibrio E2 in cui la domanda supera l'offerta.
Se per ipotesi i prezzi e i salari sono fissi, in risposta a questa situazione di eccesso di domanda, le imprese reagiscono aumentando la produzione (ΔY) per soddisfare la crescente richiesta di beni.
L'equilibrio dinamico si sposta da E2 a E3.
Tuttavia, questo equilibrio non è stabile perché l'aumento della produzione (ΔY) genera a un ulteriore incremento del reddito, che a sua volta stimola ulteriormente la domanda aggregata.
$$ \Delta AD = c \cdot \Delta Y $$
L'equilibrio passa da E3 a E4 nuovamente in una situazione di eccesso di domanda.
Questo processo di aggiustamento non si ferma qui, ma continua con una serie di incrementi di reddito (ΔY) e di consumo indotto (cΔY) che diventano sempre più piccoli, formando una serie geometrica che converge verso il valore del moltiplicatore del reddito.
Alla fine l'economia raggiunge un equilibrio stabile che indico con E* sul diagramma cartesiano.
Alla fine l'aumento del reddito che ottengo (ΔY) è maggiore dell'aumento della componente autonoma iniziale (ΔA), perché la propensione marginale al consumo (c) è un valore compreso tra zero e uno (0<c<1).
Questo rende il moltiplicatore del reddito maggiore di uno.
$$ \Delta Y = \frac{1}{1-c} \Delta A $$ Dove 'c' è la propensione al consumo.
In conclusione, l'effetto moltiplicativo sul consumo indotto porta a un aumento della produzione che supera l'aumento della domanda autonoma che lo ha innescato.
Nota. L'introduzione del settore pubblico nel modello reddito-spesa aggiunge ulteriori variabili nel calcolo del moltiplicatore del reddito. In questo caso devo tener conto anche della spesa pubblica (G), dei trasferimenti (TR) e dell'aliquota fiscale (t). Tuttavia, l'effetto moltiplicativo sul reddito resta lo stesso.
E così via.