Vincoli di scelta dell'operatore pubblico
Il policy maker prende le proprie decisioni considerando anche gli interessi personali, lo abbiamo visto studiando la funzione di utilità dell'operatore pubblico. Tuttavia, in una democrazia il policy maker non può fare ciò che vuole, le sue decisioni sono vincolate alle regole e agli obiettivi del gioco.
Quali sono i vincoli decisionali per l'operatore pubblico?
Per capirlo, è necessario studiare il funzionamento del mercato politico e dell'apparato burocratico dello Stato.
In regime democratico il capo del governo è un politico che si presenta alle elezioni con un'offerta politica ( programma politico e promesse elettorali ) per ottenere in cambio il consenso e soprattutto il voto dell'elettorato.
Il programma elettorale
Uno dei primi vincoli è il programma elettorale. Se il policy maker non lo rispetta, perde la propria reputazione e non viene più eletto alle prossime elezioni. Quindi, salvo che non voglia fare un gioco predatorio ( one-shot ), nella teoria dei giochi il politico deve soddisfare almeno in parte le promesse elettorali.
Le promesse elettorali sono soddisfatte soltanto in parte. Il politico non ha interesse a mantenere tutte le promesse, gli basta soddisfare soltanto alcuni punti, quelli di maggiore interesse presso il proprio elettorato. Quando li soddisfa, dà massima visibilità a queste scelte, usando i mezzi di comunicazione e i mass media nazionali. Tuttavia, altrettanta visibilità non viene data agli altri punti del programma elettorale, quelli non mantenuti.
La burocrazia dei partiti politici
Nelle democrazie moderne i politici si presentano alle elezioni all'interno di un'organizzazione, detta partito politico. I partiti politici hanno una burocrazia interna ( cd "macchina di partito" ) che persegue obiettivi a se stanti, spesso concomitanti ma talvolta anche differenti da quelli del leader ( vertice di partito ) e dell' elettorato.
E' il partito a selezionare i candidati alle elezioni. Pertanto, qualsiasi operatore pubblico deve tenere in considerazione le esigenze sia dell'elettorato che della gerarchia burocratica del proprio partito.
Nota. Spesso il funzionario di partito o il burocrate seguono obiettivi e interesi personali differenti, rispetto a quelli del politico. Ad esempio, un burocrate è inamobile, la sua carriera non è direttamente legata al consenso dell'elettorato.
Il vincolo di bilancio dello Stato
Le scelte pubbliche sono condizionate anche dalla disponibilità delle risorse pubbliche, ossia dal vincolo di bilancio dello Stato.
Lo Stato ha entrate ( imposte, moneta, indebitamento ) e uscite pubbliche ( spesa pubblica ). L'operatore pubblico deve tenerne conto, non può affrontare spese superiori alle risorse pubbliche disponibili. Si tratta, pertanto, di un ulteriore limite al potere decisionale del policy maker.
A volte l'operatore pubblico ricorre agli strumenti di finanza pubblica straordinaria, come la vendita del patrimonio dello Stato, e al debito pubblico tramite l'emissione dei titoli di Stato.
Nota. Il policy maker può modificare il vincolo di bilancio. Ad esempio, aumentando la pressione fisale può aumentare il gettito fiscale. Tuttavia, il margine di variazione è limitato. Spesso si tratta di soluzioni temporanee o, comunque, non sostenibili nel lungo periodo.
Le istituzioni e le regole
Il policy maker è condizionato anche dalle regole fissate dalle istituzioni. Nelle moderne democrazie il potere viene ripartito in più organi, per evitare la concentrazione e favorire le attività di controllo.
Quando il politico opera in modo difforme alle regole, si espone a enormi conseguenze legali e/o politiche. Ad esempio, se un politico viene indagato e condannato per corruzione, perde la propria credibilità politica.
Le informazioni imperfette e l'incertezza
Gli operatori del settore pubblico non conoscono tutto ciò che li circonda ( informazioni imperfette ), né possono prevedere con certezza l'esito di ogni loro decisione ( incertezza ).
In tali circostanze, le scelte razionali non è detto che siano anche le migliori, quelle ottimali. Per prenderle, il policy maker deve basarsi soltanto sulle informazioni disponibili.
Le informazioni imperfette danno all'operatore pubblico una chance di farla franca, dinnanzi alla legge e agli organi di controllo.
D'altra parte, l'incertezza e la mancanza di tutte le informazioni sono anche un ulteriore vincolo che il policy maker deve considerare quando prende le proprie decisioni.