La moneta come numerario
La moneta svolge anche la funzione di numerario perché il prezzo di ogni merce è misurato in moneta.
Questo permette di misurare i rapporti di scambio tra tutti i bene in un'unica unità misura.
Nota. Qualsiasi bene può essere scelto come bene numerario. E' comunque preferibile che il bene numerario sia immateriale ed estraneo al processo di scambio ( es. moneta legale ). In questo modo si evita che le oscillazioni del suo prezzo di mercato ( es. oro ) rendano instabili gli altri rapporti di scambio.
Un esempio pratico
In un'economia con n beni economici, esistono (n-1) rapporti di scambio perché uno viene scelto come numerario.
La convenienza della moneta rispetto al baratto
In un'economia di baratto dovremmo conoscere tutti i rapporti di scambio tra ogni bene nei confronti delle altre (n-1) merci .
Ad esempio, quante mele per un'arancia, quante arance per un mandarino, quanti manadarini per una mela, e così via.
La cosa diventerebbe molto più complicata, perché per ogni merce ci sarebbero n(n-1)/2 rapporti di scambio.
Il valore della moneta
Essendo un numerario, il prezzo della moneta è per definizione uguale a 1.
Si parla in questo caso di valore nominale della moneta.
Tuttavia, il valore della moneta viene calcolato in modo diverso a seconda della funzione che svolge.
Quindi, oltre al valore nominale esistono altri valori della moneta.
In particolar modo, il valore reale e il costo-opportunità.
Il valore reale della moneta
Per calcolare il valore reale della moneta bisogna misurare il suo potere di acquisto ossia la quantità di beni che può acquistare.
In questo caso, il valore reale della moneta è uguale all'inverso del livello generale dei prezzi ossia 1/P.
Il costo opportunità della moneta
Considerando la moneta nella sua funzione di fondo di valore, bisogna utilizzare un altro metodo di valutazione.
Quando svolge la funzione di fondo valore, la moneta viene valutata come alternativa alle attività finanziarie nel portafoglio degli operatori.
In questo caso ha un valore in termini di costo-opportunità perché chi detiene moneta, rinuncia al rendimento che otterrebbe investendola in titoli.
D'altra parte, conservando la liquidità, riduce il rischio medio del suo portafoglio e conserva il potere di acquisto nel tempo.
Nota. Come strumento finanziario la moneta non ha né rendimento, né rischio perché, a differenza dei titoli, la moneta è direttamente utilizzabile per compiere acquisti.
Il valore della moneta come fondo valore non va confuso con il tasso di interesse
Il potere di acquisto della moneta in un istante temporale è il reciproco del livello generale dei prezzi 1/P.
Il tasso di interesse è invece composto da due componenti:
- il rendimento effettivo dell'attività finanziaria
- il sacrificio del risparmiatore a non utilizzare il potere di acquisto 1/P
Quindi, il prezzo della moneta non è il tasso di interesse. E viceversa.