Il mercato delle valute

Il mercato delle valute moderno nacque alla fine del XIX secolo. La crescita del volume degli scambi commerciali internazionali spinse le nazioni a trovare regole condivide per scambiarsi la moneta.

Gold Standard

Il primo accordo fu il gold standard. Fu adottato nel 1875.

Nel sistema valutario basato sul Gold Standard, le valute nazionali erano associate a una particolare quantità di oro, argento e metalli preziosi.

Tutte le valute erano convertibili in oro.

In questo modo, qualsiasi nazione poteva chiedere la conversione in oro della valuta straniera in suo possesso.

Per garantire la conversione della valuta nazionale in oro, le banche centrali dei paesi crearono delle riserve auree nazionali.

Quali furono gli handicap del gold standard?

Gli scambi internazionali erano legati alla convertibilità delle valute in oro, ma l'oro è una risorsa scarsa.

Pertanto, le banche centrali potevano stampare una quantità limitata di banconote.

Le transazioni commerciali internazionali furono limitate dalla scarsa liquidità sui mercati internazionali.

Inoltre, si verificò il fenomeno del drenaggio dell'oro.

Nota. Un'eventuale scoperta di un giacimento d'oro avrebbe destabilizzato il sistema monetario internazionale, creando instabilità e incertezza.

Il Gold Standard entrò in crisi nei primi anni del XX secolo, durante la prima guerra mondiale.

I paesi in guerra cercarono invano di convertire in oro le proprie riserve in valuta straniera per finanziare le spese di guerra.

La difficoltà di conversione spinse i paesi verso l'autarchia.

Gold Exchange Standard

Alla metà del XX secolo, dopo la seconda guerra mondiale, con gli accordi di Bretton Wood del 1945 le nazioni fecero nascere un nuovo sistema monetario-valutario. Il gold exchange standard.

Nel gold exchange standard le valute nazionali erano legate a un tasso di cambio fisso nei confronti del dollaro statunitense.

Il margine di oscillazione del tasso di cambio tra la valuta nazionale e il dollaro era molto stretto.

Per garantire la stabilità del sistema, il dollaro americano era direttamente convertibile in oro.

Nota. Tutte le altre valute non erano convertibili in oro. Potevano essere convertite in oro soltanto dopo essere state convertite in dollari americani. Nei loro confronti valeva il principio della convertibilità indiretta.

Il sistema gold exchange standard durò quasi trent'anni.

Entrò in crisi nel 1971, quando il presidente americano Nixon dichiarò l'inconvertibilità in oro del dollaro.

Nota. Il dollaro era inconvertibile in oro da diversi anni. L'annuncio di Nixon fu soltanto l'ufficializzazione di una politica valutaria americana già adottata da anni.

L'attuale regime dei tassi di cambi variabili

Con l'inconvertibilità in oro del dollaro cadde il gold exchange standard.

Le valute cominciarono a fluttuarono liberamente tra loro, senza più seguire un cambio fisso con il dollaro.

La fluttuazione dei cambi introdusse un nuovo fattore di incertezza nel mercato, perché diventava più rischioso procurarsi la divisa straniera per provvedere al pagamento degli scambi internazionali.

Nacque così il mercato delle valute o Forex.

Nel mercato valutario la domanda e l'offerta determina il cambio per ogni coppia di valute ( cross ).

 


 

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