L’Incertezza: limiti della conoscenza e scelte nel mondo reale

L’incertezza è l’incapacità di prevedere con precisione l’esito futuro di un evento. E' quella simpatica condizione in cui dobbiamo prendere decisioni importanti... senza sapere esattamente cosa accadrà.

È un po’ come guidare nella nebbia con gli occhiali da sole: vedi poco e speri bene.

Non è un problema di ignoranza o perlomeno non solo. L'incertezza è un problema anche dei migliori scienziati, policy maker ed economisti, anche se fanno finta di avere tutto sotto controllo. È un concetto trasversale che attraversa la scienza, l’economia, la finanza, la psicologia e molte altre discipline.

La sua origine può essere soggettiva, quando dipende dai limiti della nostra conoscenza, oppure oggettiva, quando nemmeno la realtà consente una previsione esatta.

L’Incertezza nella scienza: un limite della conoscenza

Nel mondo scientifico, l’incertezza nasce dal fatto che non sappiamo tutto.

Ci piacerebbe, certo, ma anche i dati migliori arrivano con un margine d’errore. La realtà è complessa, i modelli sono imperfetti e i laboratori non sono sfere di cristallo.

Questa forma di incertezza è spesso soggettiva, perché legata ai limiti cognitivi e strumentali dell’osservatore.

Esempio. Un ricercatore che analizza l’orbita di un asteroide può disporre di dati approssimativi sulla sua velocità e traiettoria. Anche se i modelli matematici sono solidi, l’errore nella misurazione può rendere incerta la previsione di un impatto con la Terra. Si ragiona sempre in termini di probabilità e si spera che l'asteroide ci manchi di qualche chilometro.

L’incertezza oggettiva: il caos nei sistemi complessi

Alcune incertezze non dipendono nemmeno da quanto siamo ignoranti ma dalla realtà stessa che spesso è complessa.

Alcuni sistemi sono così sensibili (sistemi caotici) che un minuscolo cambiamento iniziale può portare a risultati completamente diversi.

La complessità e l'incertezza sono un importante paradigma scientifico del Novecento.

Esempio. Il clima terrestre è un sistema caotico. Anche i modelli meteorologici più sofisticati non possono prevedere con precisione il tempo atmosferico in una città esatta a distanza di un anno o anche di poche settimane. Piccole variazioni possono generare cambiamenti radicali anche a distanza di poche settimane. Anche il miglior meteorologo finirà per dire: “Sole, nuvole sparse... o magari neve, chi lo sa?”. Un altro esempio è l'impossibilità di determinare con precisione la posizione e la velocità di un elettrone in un atomo (principio di indeterminazione di Heisenberg). Secondo la meccanica quantistica, possiamo solo calcolare la probabilità di trovarlo in una certa regione dello spazio, detta orbitale. Per questo si parla di "nuvola elettronica", una rappresentazione delle zone in cui è più probabile che l’elettrone si trovi. Inoltre, il semplice atto di osservare un elettrone ne altera lo stato, modificandone inevitabilmente il comportamento.

Scelte in condizioni di incertezza

Nel processo decisionale, specialmente in ambito economico, l’incertezza influenza in modo diretto le scelte degli individui e delle imprese. Il campo che studia queste situazioni è la teoria delle decisioni.

Gli economisti prendono decisioni tutti i giorni su grandezze che ancora non esistono. È un po’ come fare la spesa per una festa senza sapere chi verrà, cosa mangia, o se la festa ci sarà davvero.

Esistono due tipi principali di incertezza economica:

  • Incertezza debole: quando si conoscono le probabilità degli eventi. Ad esempio, un giocatore sa che lanciando un dado ha 1 possibilità su 6 di ottenere un 4.
  • Incertezza forte: quando non si conoscono nemmeno le probabilità. Ad esempio, un imprenditore che lancia un prodotto innovativo non sa quanta domanda ci sarà, né ha dati storici su cui basarsi.

Il termine “incertezza” cambia leggermente significato a seconda del contesto in cui è impiegato.

Ad esempio, in fisica indica spesso un errore di misura, in statistica è legata alla variabilità campionaria e all’intervallo di confidenza, nella finanza riguarda l’imprevedibilità del rendimento di un titolo, in psicologia è percepita come ansia da indecisione, ecc.

La differenza tra rischio e incertezza

Molti usano rischio e incertezza come sinonimi. Ma non sono la stessa cosa.

  • Il rischio è una forma di incertezza misurabile, associata a una perdita potenziale.
  • L’incertezza è una condizione in cui la probabilità degli eventi non è nota o non è stimabile.

Quindi, l’incertezza si adatta a qualsiasi contesto come una mancanza di controllo e non si elimina. Al massimo si impara a conviverci. Il rischio, invece, può essere gestito.

Esempio pratico. Un’auto può essere rubata con una certa probabilità annua (es. 1%). Questo evento è un rischio misurabile e assicurabile. Al contrario, l’effetto di una nuova legge sul mercato immobiliare è incerto e non assicurabile, perché manca una base statistica affidabile. Nel mondo delle assicurazioni, solo il rischio può essere coperto. Per l’incertezza... ti offrono un sorriso e un biglietto della fortuna.

L’incertezza non è solo una limitazione: è anche uno stimolo alla prudenza, alla ricerca e all’innovazione.

In un mondo dove le decisioni devono spesso essere prese con informazioni incomplete, accettare l’incertezza non significa rassegnarsi, ma imparare a convivere con il dubbio, a valutare i possibili scenari e a scegliere con criterio anche quando non si hanno certezze assolute.

L’incertezza, insomma, non è un nemico da sconfiggere, ma un terreno da accettare, conoscere ed esplorare.

Esempio. Un investitore esperto non elimina l’incertezza, ma si limita a gestire il rischio diversificando il portafoglio. Un medico non può garantire l’esito di una cura, ma sceglie quella con la maggiore probabilità di successo ed evidenza di efficacia. Un ingegnere progetta un ponte con margini di sicurezza. L'incertezza resta però sempre dietro l'angolo... E' quell'evento che accade ma non poteva essere previsto.

In conclusione, l’incertezza è la regola, non l’eccezione. E a quanto pare, paradossalmente, è anche l’unica cosa su cui possiamo essere certi.

 


 

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